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BIRTHH

Birthh è Alice Bisi: cantautrice e produttrice italiana di 26 anni. Nata e cresciuta tra le colline toscane, Alice ha iniziato a scrivere canzoni poco dopo aver ricevuto la sua prima chitarra in regalo per il suo 6° compleanno. Inizialmente solo un passatempo per far passare i caldi giorni estivi a casa della nonna, la sua scrittura si è progressivamente evoluta in uno strumento e linguaggio emotivo man mano che cresceva, aiutandola a crearsi uno spazio quasi terapeutico in cui poteva comprendere il mondo che la circondava. La sua fascinazione per beat e armonie l’ha spinta ad andare oltre chitarra e voce, e all’età di 16 anni investì tutti i suoi risparmi nell’acquisto di un laptop e un microfono condenser che le permettessero di produrre e arrangiare la propria musica in cameretta.
“Born in the woods” (2016, WWNBB collective), l’album di debutto di Birthh, è stato scritto e prodotto durante l’ultimo anno di liceo di Alice. La natura cruda delle canzoni catturò subito l’attenzione degli appassionati di musica e dei media su scala internazionale, compresi il Sunday Times, MTV e Rolling Stone. Espandendo ulteriormente la sua audience, i singoli “Chlorine e “Senses” sono stati inclusi nella colonna sonora della serie Netflix “SKAM Italia”.
Oltre a show da headliner in Italia ed Europa, Birthh si è esibita in festival quali il Primavera Sound di Barcellona, SXSW, ESNS, CMW, Ypsigrock e Home Festival, condividendo il palco con artisti del calibro di PJ Harvey, Mac DeMarco, The Temper Trap e molti altri. Ha anche aperto le date di importanti artisti internazionali, tra cui Imagine Dragons, Andrew Bird, Benjamin Clementine, Hein Cooper, Nick Murphy.
Dopo un tour no-stop dal 2016 al 2019, Alice è tornata nella sua cameretta-studio per elaborare e materializzare tre anni di emozioni, pensieri ed esperienze che sono diventate le demo per il suo secondo album “WHOA” (6 marzo 2020, Carosello Records). Il risultato è stata un’immersione, matura ma sempre sognante, all’interno di paesaggi sonori alt-pop, un viaggio in cui jazz, folk, soul e hip-hop si alternano giocosamente, mentre Alice fa timidamente il suo ingresso nell’età adulta, ponendosi domande importanti sulla vita e cercando risposte oneste.
“WHOA” è stato poi registrato ai Quad Studios di New York City da Lucious “Lou” Page (già collaboratore di Mac Miller, Boyz II Men, Solange Knowles) e mixato da Robert “LB” Dorsey (collaboratore di The Roots, H.E.R.), produttore e ingegnere del suono premiato ai Grammy Awards. I singoli “Supermarkets”, “Yello/Concrete” e “Parakeet” insieme alla focus track “Ultraviolet” (che vede la partecipazione della rapper di Brooklyn Ivy Sole) hanno raccolto l’interesse e l’apprezzamento dei media sia italiani che internazionali, per citarne alcuni: NPR, Clash Magazine, American Songwriter, Paste Magazine, Music Week, TMRW Magazine e Wonderland.
La musica di Birthh è spesso ultraterrena ma, al contempo, radicata nella familiarità dell’esperienza umana, che esplora la relazione tra immaginazione e realtà, cercando modi per muoversi attraverso la vita sognando con gli occhi aperti.
“MOONLANDED”, il terzo album di Birthh pubblicato l’1 settembre 2023 per Carosello Records, è stato quasi interamente registrato e prodotto nella Moonbase, l’home studio di Brooklyn (NY) dove ora Alice vive. Questo viaggio di 10 tracce è il prodotto di un nuovo ciclo della vita di Alice, ricco di eventi e scelte che le hanno cambiato la vita.
A marzo 2020 Alice si è trasferita a Brooklyn per stare con la sua compagna di vita e collaboratrice Storm – dopo un solo giorno, i confini statunitensi sono stati chiusi. Nei due anni successivi, forzata a stare a un oceano di distanza dalla sua famiglia, Alice ha affrontato la pandemia da COVID-19 da artista e creativa qual è, mettendo in questione non solo tutto ciò che significa sopravvivere, ma vivere in generale.
A distanza di 2 anni, Alice è pronta per un nuovo capitolo: il 14 novembre 2025 esce il nuovo singolo “Little Rat”, che decreta il suo esordio in italiano. La giovanissima cantautrice, infatti, ha deciso per la prima volta di dedicarsi a un progetto discografico totalmente in italiano. Un’esigenza nata dalla sua volontà di poter parlare alla sua generazione in maniera diretta e sincera.