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REMO REMOTTI

Remo Remotti nasce il 16 novembre del 1924 a Roma.
Rimane orfano del padre a 12 anni, questo evento insieme al problematico rapporto con la madre, dovuto anche alla condizione di figlio unico, segnerà per sempre la vita privata e professionale. Laureato in legge, negli anni '50 emigra in Perù, quasi una fuga dall'ambiente chiuso e benestante nel quale vive, e vi resta per circa 7 anni. Qui intraprende vari mestieri, e soprattutto scopre la sua passione per l'arte, frequentando scuole serali a Lima. Al ritorno in Italia trova lavoro a Milano presso l'azienda farmaceutica Lepetit, dove resta ben poco, considerando il suo spirito, già proiettato verso altre esperienze. Nel 1960 sposa Maria Luisa Loy, sorella del celebre regista. Il soggiorno milanese continua ancora per anni, anche grazie ad una borsa di studio per artisti. Nel capoluogo lombardo Remotti conosce l'ambiente culturale dell'epoca (Fontana, Manzoni, etc..) oltre ad esporre le sue prime opere in gallerie private. Dopo essersi stabilito tra Roma e Anguillara Sabazia , parte per la Germania, dove vive dal '68 al '71 e dove respira il fermento intellettuale che attraversa l'Europa. 
Diventa assistente di studio di Emilio Vedova. Questi anni misero però in crisi il matrimonio, che subì una frattura difficile da arginare. Stabilitosi definitivamente in Italia, inizia l'attività di autore teatrale nonché di attore, grazie all'amico Renato Mambor che lo introduce al teatro Alberico e Alberichino, dove conosce Marco Bellocchio che di lì a poco lo dirige ne Il Gabbiano di Cechov. Seguono altre partecipazioni in opere cinematografiche, fino all'incontro con Nanni Moretti che lo porta nel 1981 alla sua performance più celebre, quella di Sigmund Freud in Sogni d'oro.
Con il noto regista prende parte anche in Bianca, dove interpreta il vicino di casa Siro Siri e in Palombella Rossa nel ruolo dell'alter ego dell'allenatore. Remotti continua l'attività di pittore, esponendo tra l'altro alla Quadriennale di Roma. Lavora poi con Carlo Mazzacurati in Notte italiana- sul set incontra la seconda moglie, Luisa Pistoia- con Ettore Scola, i fratelli Taviani, Nanni Loy, Aurelio Grimaldi, Maurizio Nichetti, Enzo de Caro, Christian De Sica, Francesco Nuti, Carlo Verdone, Silvio Soldini e molti altri. Nel 1989 nasce la sua prima ed unica figlia, Federica. Si esibisce in spettacoli dal vivo, continua l'attività di attore, pittore, scrittore. Il 16 Novembre 2014, ha festeggiato 90 anni con la sua mostra di arte "Ho rubato la marmellata" presso la Galleria De Crescenzo & Viesti in Roma.
Nel 2015 alcune sue opere entrano nella collezione storica di Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto. La mostra al MACRO segna una nuova tappa nel progetto di sistemazione del suo archivio di pitture, disegni e sculture. Remo Remotti viene a mancare il 21 giugno 2015 a Roma.
In ricordo del terzo anniversario della sua scomparsa, il 21 Giugno 2018, è andato in onda su Sky Arte il documentario sulla sua vita prodotto dalla figlia Federica per Ruvido Produzioni con l’Istituto
Luce-Cinecittà “Ho Rubato la Marmellata-Vita di un artista politicamente scorretto” diretto da Gioia Magrini e Roberto Meddi, che ha inoltre ricevuto il premio del pubblico all’interno della rassegna di Mario Sesti “Extra Doc Fest” del Festival del Cinema di Roma e la Menzione Speciale ai Nastri D'Argento 2019. Il 15 Gennaio 2019 presso l’Istituto Italiano di Berlino viene inaugurata la mostra “Remotti Welten” in cui vengono esposti con successo di pubblico e critica i fumetti biografici, quadri e sculture materiche del periodo berlinese.