;

CARLO AUDINO

Nato nel 1964, inizia a suonare la chitarra nel 1979 seguendo le orme del padre Antonio. Nel giro di pochi mesi comincia a scrivere i primi brani ispirato, oltre che dagli altri cantautori, soprattutto dalla figura di Ivan Graziani.  

Negli anni successivi partecipa ad innumerevoli festival e concorsi musicali durante i quali viene in contatto con gli altri artisti suoi coetanei. Nel 1996 e 1997 è all'Accademia della Canzone di Sanremo con un giovane e spaesato amico di allora: Tiziano Ferro. Nel frattempo crea uno studio di registrazione per poter fissare le proprie emozioni ma più che altro si trova al centro di un gruppo di amici artisti che ne approfittano contribuendo se non altro a migliorare le sue qualità di arrangiatore e tecnico del suono.

Suona in maniera continuativa con band più o meno improvvisate e in duo in moltissimi pianobar e pub, soprattutto di Roma e provincia, ma anche a Milano e in genere in centro Italia.

Dal 2001 tralascia l'aspetto cantautorato, lasciando sempre inalterata l'attività di musicista live, per dare più spazio al proprio matrimonio ed alla famiglia. Solo successivamente al divorzio, ricomincia a scrivere canzoni ed a ripescare nel cassetto anche quelle più datate. 

Nel 2012 un gravissimo incidente di moto quasi lo uccide e gli distrugge il polso ed il braccio sinistro: secondo i medici non potrà mai più suonare la chitarra. Invece dopo qualche anno di rassegnazione decide di riprovare, magari solo per quel poco che l'agilità delle dita della mano sinistra gli consentono, e così prova a suonare l'accompagnamento, con altri non giovanissimi chitarristi e flautisti, per gli inni ecclesiastici durante le funzioni della domenica sera presso la chiesa St John Fisher di Rochester (UK) dove si era trasferito da qualche anno. Miracolosamente, nel giro di poche domeniche ha ripreso via via confidenza con questo suo nuovo modo di suonare e così ha ripreso quasi subito a fare chitarra bar da solo in vari locali vicino Londra. 

Finalmente, nel 2021, ha deciso di dare una possibilità alle sue vecchie canzoni, avendo ricominciato anche a scriverne di nuove, e così, come si farebbe tirando fuori un foglio alla volta da una cartellina polverosa, le sta estraendo e contestualmente variandone testo e musica per renderle, una ad una, più in linea col mondo attuale.