David M,nato a Napoli il primo ottobre 1992 da madre (insegnante di lingue) siculo-napoletana e padre (maresciallo dell’aeronautica) napoletano, è fin da subito salodiano d’adozione.Per un assurdo gioco di migrazioni familiari passate, si ritrova ad avere una famiglia di composizione cosmopolita: Israele, America, Australia, Cuba, Santo Domingo, Spagna, Belgio. Sono state queste parentele a sviluppare in lui un senso camaleontico di attitudine e comprensione dei pregi delle diverse culture mondiali. All’età di cinque anni David M subisce un forte trauma che segnerà il suo primo cambiamento evolutivo: il padre, da lui adorato, viene coinvolto in un grave incidente stradale che lo porterà al coma e a lottare fra la vita e la morte. Di quei mesi, dove improvvisamente David M si trova privato – seppur temporaneamente- della figura paterna, lui ricorda lo smarrimento, la rabbia, la confusione, la solitudine, la paura; tutti elementi che lo faranno maturare in fretta e acuiranno la sua già spiccata sensibilità. Questo evento lo indurrà a ricercare fonti di sfogo e apprezzamenti nella performance teatrale e artistica “home-made”, cercando di compensare le attenzioni necessarie perdute per il grave momento familiare; con il passare degli anni questa ricerca diverrà vera scoperta del teatro che susciterà in lui un senso di appagamento, perché le prime esibizioni pubbliche, seppur di provincia, riscuoteranno apprezzamento da parte del pubblico.
È nel 2002 che David M rimarrà folgorato dall’unione di teatro e musica, partecipando da spettatore alla visione del musical “Notre Dame de Paris”, una sorta di scintilla che alimenterà il suo fuoco artistico, pur essendo ancora un bambino. Circa dieci anni dopo, David M percepisce chiaramente ciò che desidera dalla vita: fare Arte. Inizierà quindi un personale percorso che lo porterà a seguire corsi di dizione e canto, a dimagrire di oltre 40 kg raffinando la sua fisicità, a scoprire le sue potenzialità realie trarre le prime ispirazioni musicali studiando il percorso dei giganti mondiali del pop, con un amore speciale per Madonna.
Comincia così ad attrezzare la sua cantina con specchi a muro, acquista con i suoi piccoli risparmi le prime luci da discoteca, casse audio, microfoni ed inizia quella che è una ricerca personale dei movimenti di scena, impara da autodidatta a ballare, eseguendo e mimando passi delle star e aggiungendo elementi sempre più personali. Dal punto di vista canoro sarà determinante la frequentazione dell’accademia di canto moderno, supervisionata dai maestri Anna Gotti e Stefano Gelmini. In questo periodo intraprenderà un viaggio che sarà il suo cambiamento spirituale, infatti decide di far visita ai parenti in Israele.La permanenza nella Terra Promessa susciterà in lui profonde riflessioni, umane, intimiste e filosofiche. Al suo ritorno, finalmente arriva la produzione del suo primo album musicale. Terminato il disco, arrivano però anche alcuni mesi difficili, come per tutti gli esordienti: David M comprende che non basta autoprodursi e “crederci” da soli. Il caso ha però voluto che proprio in questo momento abbia ritrovato sul suo percorso Sara Nolli, vecchia amica e sua futura manager. È attualmente terminata la produzione dell’album “David M”.