Pyramide
Radio Date: 22/10/2021
DAVIDE BUZZI
“RADIAZIONI SONORE ARTIFICIALI NON COERENTI” È IL SECONDO EPISODIO DELLA TRILOGIA DISCOGRAFICA DEL CANTAUTORE SVIZZERO ITALIANO
Rock di ispirazione americana e qualche ballata di grande spessore rendono questo lavoro gioiellino nel contesto della canzone italiana.
"Radiazioni Sonore Artificiali Non Coerenti" è il titolo del nuovo lavoro del cantautore Svizzero Italiano Davide Buzzi, giunto al suo quinto album sebbene alle spalle abbia oltre trent’anni di carriera, passati ad esibirsi in diverse parti d'Europa e a scrivere canzoni anche per altri artisti.
Il lavoro, parte di un progetto ben più articolato, è il secondo capitolo de La Trilogia. Realizzato a cavallo fra Ticino e Milano, si avvale della collaborazione di una band di apprezzati musicisti italiani e di alcuni ospiti speciali, fra i quali Franco Ambrosetti, ritenuto uno fra 10 più grandi trombettisti jazz al mondo .
La maggior parte delle canzoni contenute in "Radiazioni Sonore Artificiali Non Coerenti" sono state scritte dallo stesso Davide, sia per quanto riguarda i testi come anche per la parte musicale. Escluse naturalmente “Sette fili”, brano inedito di Massimiliano Lazzarato, e le rivisitazione di “Fuoco sulla Collina”, storico brano di Ivan Graziani,“L’emigrante” del cantautore popolare ticinese di origini romagnole Vittorio Castelnuovo - con il cameo della cantautrice comasco/argentina Alex Bartolo - e "Tempo Perso", una canzone quasi inedita di Graziano Rossi, apparsa solo nel lontano 1987 su una rara registrazione in musicassetta della band svizzera dei Departure e oggi ormai introvabile.
Tutti gli arrangiamenti sono stati curati dal chitarrista e produttore Alex Cambise, con in parte l'intervento dello stesso Buzzi su alcune tracce.
Ufficio Stampa Lunatik
«Le canzoni sono parole che porta il vento e che io cerco di catturare, mettendole su carta prima che possano sfuggirmi dalla mente. Cerco sempre di ascoltarne profondamente il suono, in modo da poterle catturare già complete della loro melodia.
I testi però sono la parte preponderante del mio lavoro. Quando scrivo cerco sempre di trasporre lo stesso spirito che ritrovo nel suono del vento, fino ad arrivare a raccontare le mille sfumature della vita, stravolgendo ogni certezza e ponendo a me stesso e all’ascoltatore enigmi di fondo sui quali riflettere.»
Davide Buzzi
DAVIDE BUZZI
“RADIAZIONI SONORE ARTIFICIALI NON COERENTI”
LA TRILOGIA – Vol. II°
TRACK BY TRACK
01. COME STAI?
È la prima traccia dell'album e il singolo che lancia il nuovo CD di Davide Buzzi. Il testo rappresenta la difficoltà che spesso le persone provano nel lasciarsi alle spalle una storia terminata, magari anche perché finita a causa di incomprensioni che forse, con un po’ di pazienza e maggior empatia, potevano essere risolte. Il protagonista, che non si è mai arreso al destino, cerca nuovamente di ristabilire quel contatto, di ricucire quel filo con la sua amata. La canzone non dice come andrà a finire la storia, ma l’intento del brano è un invito a non arrendersi al destino.
Un pezzo pop/rock, dalla musicalità leggera che contrasta con la malinconia del testo.
02. IL TEMPO DI UN RESPIRO
È un brano Malinconico che si svolge lungo le strade di una città invernale e fredda. I ricordi di un amore ormai concluso tornano nella mente del protagonista, che nel cercare la solitudine in un bar si ritrova invece confrontato con la troppa premura di una cameriera, mentre il pensiero torna all’amore svanito nel tempo di un respiro. Una ballata rock dolcissima e dal sapore di un’aranciata amara.
03. SETTE FILI
Si tratta di un brano scritto dal cantautore cunense Massimiliano “Max” Lazzarato. Anche in questo caso il protagonista si ritrova davanti a un cambio di vita e a un nuovo inizio a seguito di un divorzio.
La rabbia della fine si perde nella speranza di un futuro positivo in divenire.
04. MAMA (con Judith Emeline)
Una splendida canzone dalle venature gospel e dagli intrecci vocali emozionanti. Ancora una storia d’amore, ma questa volta quello di una mamma che immagina il suo bambino che ancora deve nascere.
La splendida e potente voce della cantante giamaicana Judith Emeline, contorna il brano alla perfezione, regalando al pubblico brividi a pelle e un’emozione difficile da contenere.
05. IMPOSSIBILE (con Alex Cambise)
Parole di Davide Buzzi, musica di Alex Cambise. Si tratta di un brano dalle sonorità tipiche del rock d’autore italiano, sostenuto da chitarre possenti e da una batteria energica, con il basso a segnare la ritmica precisa ed inappuntabile, accompagnando intelligentemente la potenza vocale dei due artisti!
Il testo parla di un funambolo innamorato che, abbandonato dalla sua ragazza, si ritrova a dover camminare sul filo, con la mente che però non è sgombra (quindi con il rischio non indifferente di cadere) ma piena dei ricordi degli occhi impossibili di lei.
In fondo si tratta di una metafora sulla vita e sull’amore, un modo per raccontare come comunque il tempo non si ferma e che bisogna sempre andare avanti, camminando sul filo della vita per trasformare la fine di qualcosa nell’inizio di una nuova e positiva storia!
06. AMICO CIAO
Il racconto dell’amicizia fra due uomini, che malgrado la distanza e le peripezie della vita non è destinato a finire. Il brano, quasi completamente acustico, bilancia la voce drammatica di Davide sopra i suoni di una chitarra acustica e di un organo Hammond. Solo sul finire della canzone, basso, batteria e chitarre elettriche fanno la loro comparsa, caricando l’atmosfera quasi fosse un temporale di emozioni.
07. R’ASAN
Un vero e proprio rock & roll dialettale, scritto da Davide Buzzi e Alex Cambise nel dialetto del villaggio di Aquila (Valle di Blenio / Ticino), un idioma di stirpe lombarda quasi estinto e parlato ancora da poche centinaia di persone. Il brano racconta di un asino che si da alla fuga, seminando confusione e divertimento lungo le strade di un villaggio. Dietro il padrone che lo rincorre con l’intenzione, una volta catturato, di riempirlo di botte a punizione per la sua spavalda fuga. La gente lo guarda passare senza intervenire, mentre un prete, preso dal panico, pensa bene di pregare tutti i santi del paradiso per far sì che la fuga dell’animale vada presto ad esaurirsi. Ma l’asino è asino di nome ma di certo non è un coglione e alla fine riesce a dileguarsi nella campagna, malgrado le urla del padrone all’inseguimento e le preghiere inutili del prete, al quale, non sapendo più che fare, non resta che affidarsi alle opere di Santa Rita da Cascia.
All’inizio e alla fine del brano un cameo dialettale di Isolina Devittori, “giovanissima” ed energica novantenne che nell’antico dialetto aquilese invita i bimbi ad ascoltare il racconto dell’asino in fuga.
08. AMERICANFLY. CHAT (con Franco Ambrosetti)
Strepitoso e divertentissimo brano eseguito in copia con Franco Ambrosetti, qui al flicorno, ritenuto uno fra i dieci trombettisti jazz più grandi al mondo. La realtà dei social network e degli amori virtuali ha ormai sostituito in tutto e per tutto l’antico modo di corteggiare. Niente più primi appuntamenti al bar o al cinema, ma conoscenze online che portano poi i focosi (non ancora) amanti ad incontrarsi in un aeroporto al di là dell’oceano. Ma come non tutte le ciambelle nascono con il buco, anche in questo caso l’incontro reale dell’amore virtuale finirà con una sorpresa a dir poco sgradita. Una canzone splendidamente comica e dalle venature jazz, supportata da un flicorno fenomenale e dalla simpatia sfrenata dei due interpreti che si divertono… divertendo.
09. L’EMIGRANTE (con Alex Bartolo)
Canzone popolare scritta dal cantautore biaschese di origini romagnole, Vittorio Castelnuovo. Una storia di emigrazione ma anche di un ritorno a casa e della nascita di un amore. Emozionante il cameo della giovane cantautrice comasco/argentina Alex Bartolo.
10. FUOCO SULLA COLLINA
Si tratta di una canzone scritta da Ivan Graziani nel 1977, in un periodo di piena contestazione giovanile. Nel testo del cantautore abruzzese il protagonista è un ragazzo che in un sogno ad occhi aperti, trascinato dell’entusiasmo giovanile di chi non conosce il mondo, confonde le luci ondivaghe che rischiarano una collina con i fuochi di un fantomatico combattimento, che si starebbe svolgendo sulla collina stessa e, si presume, per una giusta causa. Nel sogno un uomo richiama il ragazzo alla realtà, all’importanza di non confondere la realtà con la fantasia e a non perdere tempo in utopistiche lotte, spesso orchestrate da persone senza scrupoli e con interessi ben lontani dalle chimere giovanili.
L’impronta che Buzzi e Cambise hanno saputo dare al brano lo estranea dall’essere una cover; si tratta invece o di un rifacimento musicale che lo rende decisamente fresco e attuale.
11. LA GOCCIA
Una fiaba moderna, scritta da Buzzi nel lontano 1998 e ancora inedita.
Una goccia di rugiada decide di intraprendere un lungo cammino in direzione del mare, ma il sole che sorge all’orizzonte e la sabbia che incontra lungo la strada sembrano volerle impedire di raggiungere il suo obiettivo. In effetti si tratta di un inno alla determinazione. Tutto si può conquistare, basta volerlo.
Ce la farà la goccia ad arrivare fin al mare?
12. Tempo Perso
“Ogni filo si è spezzato, ci hanno dati per dispersi. Disperati ci aggrappiamo agli umori di chi passa accanto…”; è questo il drammatico inizio dello splendido brano di Graziano Rossi. Un quasi inedito, in quanto apparso fugacemente solo nel lontano 1987, su una rara registrazione in musicassetta della band svizzera dei Departure, e oggi ormai introvabile. Il testo racconta di sogni giovanili frantumati e della necessità per il protagonista di trovare nuovi stimoli per ricominciare a vivere malgrado tutto. L’immagine onirica di uno specchio dove riflettersi per poi ricredersi a metà, diventa il simbolo di una battaglia contro la paura di cambiare, con le scuse sempre pronte pur di non guardare oltre la propria disperazione, soprattutto per non dare la sensazione di pietà a chi sta dall’altra parte. Non c’è tempo per fermarsi, per gridare al mondo “siamo vivi”. È tempo perso.
Il brano si apre con un’improvvisazione in crescendo al pianoforte, della durata di un minuto, di Riccardo Maccabruni.
Produttore artistico e arrangiatore: Alex Cambise
Etichetta: Pyramide /distr. SELF
Pubblicazione album: 1 ottobre 2021
Biografia sintetica
Davide Buzzi, alle spalle una carriera ormai trentennale, è un artista che da sempre riesce a creare un innegabile connubio tra il cantautorato italiano e certe sonorità d’oltreoceano che ricordano molto da vicino l’heartland rock del Midwest americano.
Buzzi inizia a scrivere e a musicare i suoi testi da giovanissimo e nel corso della lunga sua storia artistica si è confrontato anche con situazioni di una certa importanza, come la nomination del 2012 ai Nammy Awards di Niagara Falls.
Nel 2017 ha proposto il primo volume de La Trilogia, un importante progetto discografico che vuole ripercorrere la sua carriera attraverso sue canzoni inedite, scritte in periodi di tempo diversi, e la rivisitazione dei brani di alcuni cantautori italiani che in un modo o nell’altro hanno influito sul suo modo di scrivere. Interessante anche il ventaglio di ospiti che questo progetto, giunto ora al suo secondo volume, vuole riunire.
Davide Buzzi – Cantautore – curriculum
Davide Buzzi nasce il 31 dicembre 1968 ad Acquarossa (Svizzera).
Cantautore e autore, inizia la sua carriera artistica nel 1982 accanto a Giampiero Albertini e Franco Diogene nel film in "L’oro nel camino".
Nel 1993 pubblica il suo primo cd, "Da grande", cui seguiranno "Il Diavolo Rosso: Romaneschi" (1998), "Perdo pezzi" (2006) e "Non ascoltare in caso d'incendio" (2017), episodio uno de LA TRILOGIA.
Nel 2013 pubblica il suo primo libro di racconti dal titolo "Il mio nome è Leponte… Johnny Leponte" e nel 2017 il racconto breve "La Multa".
Negli anni ottiene importanti riconoscimenti internazionali quali la "Targa Città di Milano" (1997), il "Premio Città San Bonifacio" a Verona (2000) e il "Premio Myrta Gabardi" a Sanremo (2002).
Nel 2012 ottiene due nomination agli ISMA Award di Milwakee (USA) per la canzone "The She Wolf".
Nel 2013 ottiene una nomination i NAMMY Award di Niagara Falls (USA) per la canzone "The She Wolf".
Nel 2020, per 96, Rue de-La-Fontaine Edizioni, pubblica il il romanzo thriller/spoof "Antonio Scalonesi: MEMORIALE DI UN ANOMALO OMICIDA SERIALE”.
I due singoli estratti da "Non ascoltare in caso d'incendio", TE NE VAI e ROMANESCHI, hanno ricevuto un buon consenso, fino a entrare entrambi nelle prime cinquanta posizioni della speciale classifica “Indie Music Like - MEI – Radio Private Indipendenti” e a raggiungere oltre 500'000 visualizzazioni in youtube.
A settembre 2021 arriva sul mercato la pubblicazione del nuovo album discografico, secondo episodio de LA TRILOGIA, dal titolo "Radiazioni Sonore Artificiali Non Coerenti".
Fotografo di formazione, Davide Buzzi è attivo pure nel campo del giornalismo in qualità di membro di redazione del mensile Voce di Blenio e, da diversi anni, come inviato speciale di Radio Fiume Ticino al Festival di Sanremo.
Discografia:
1993 – Da grande
1998 – Il Diavolo Rosso
2006 – Perdo i pezzi
2006 – La borsa degli scudi, con Leandro Barsotti (singolo)
2016 – Perdo i pezzi (nuova edizione aggiornata)
2016 – Nostra Signora dei sogni cadenti (singolo)
2017 – Non Ascoltare In Caso d’Incendio
2017 – Te ne vai (singolo)
2017 – Romaneschi (singolo)
2020 – Don’t Cross The Rails (singolo)
2021 – Come stai? (singolo)
2021 – Radiazioni Sonore Artificiali Non Coerenti
Pubblicazioni:
2013 – Il mio nome è Leponte… Johnny Leponte (96, Rue de-La-Fontaine Edizioni)
2017 – La multa (Collettivo ARBOK edizioni)
2020 – MEMORIALE DI UN ANOMALO OMICIDA SERIALE (96, Rue de-La-Fontaine Edizioni)
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