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NON GIOVANNI

Non Giovanni è Giovanni Santese, cantautore pugliese classe 1983. 
Folk, pop ed elettronica per una canzone d'autore insieme classica e contemporanea.

Il suo disco d'esordio è “Ho deciso di restare in Italia”, uscito il 30 settembre 2014 per Irma Records/Puglia Sounds con la produzione artistica di Amerigo Verardi, nome di riferimento per la storia della musica indipendente italiana (Baustelle, Virginiana Miller) e anticipato dal singolo/videoclip “Io sarò famoso” (anteprima Repubblica.it, omaggio a “Discoring” e a tutta la televisione musicale anni ottanta). Il 31 ottobre 2014 è partito dal “Medimex” di Bari, la fiera della musica italiana, “Ho deciso di restare in tour”, il suo spettacolo dal vivo, durato per tutto il 2015.

Il 12 Maggio 2017 è uscito in anteprima su Rolling Stone "Dan Brown" il nuovo singolo di non giovanni che anticipa il secondo album in uscita a fine estate.

E' stato tra i 5 finalisti per l'assegnazione della Targa Tenco come Migliore Opera Prima 2015.

E' stato protagonista dello “storico” concertone del Primo Maggio 2014 a Taranto, davanti a 100.000 presenze insieme a Fiorella Mannoia, Afterhours, Vinicio Capossela, Tre Allegri Ragazzi Morti e tanti altri, ha inoltre aperto i concerti di nomi come il Management del Dolore Post-Operatorio, Zen Circus, Colapesce e Brunori Sas.

DICONO DI LUI E DEL DISCO

“La titletrack, il miglior pezzo che De Gregori non ha scritto da vent'anni”. (Blow Up)

“Elegante”. (Rumore)

“Lo sguardo lucido e ironico sulla realtà e la capacità di raccontare e raccontarsi con leggerezza profonda sono le caratteristiche che fanno di Non Giovanni un degno
rappresentante del genere cantautore scanzonato, stralunato, intelligente e poetico". (Rockit)

“Ci sono dischi che arrivano per scappare subito, altri – come in questa bella occasione – che
arrivano all’insegna di un respiro dalle dinamiche esistenziali e dirette per rimanere a girare a lungo come un toccasana bizzarro che fa sempre bene. Non Giovanni, artista su cui puntare scommesse a ripetizione”. (Rockshock)

“Si contraddistingue per un registro dolceamaro, per un gusto molto forbito per citazioni e inventari pop e, soprattutto, per un’ironia affilata, spesso anche velenosa". (Rockerilla)

“Ho deciso di restare in Italia ci regala otto tracce ammiccanti, che rimangono in testa mostrando un artista che ha imparato la lezione dei grandi del passato rielaborandola a suo (e nostro) piacimento.” (Losthighways)

“Quando il disco finisce gli occhi sono un po’ lucidi. No, non è il raffreddore. E’ un po’ di sincera
emozione di fronte a tanta purezza e grazia d’espressione”. (Mescalina)

“Nelle otto tracce che compongono, l’album il cantautore di Grottaglie gioca con grande abilità con parole, luoghi e personaggi del pop nostrano, mischiandoli insieme in un quadro surrealista dalle venature dandy”. (Sentireascoltare)

“Sulle fondamenta di cantautorato chitarra e voce innesta infatti due doti rare: la capacità di azzeccare melodie orecchiabili senza per questo trasformarle in banali canzonette pop e un sound fresco e diretto, che abbina sapientemente l'elettronica e gli strumenti suonati, i synth e gli archi. Voto 7.5". (Saltinaria)

 

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