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AUGUSTO RE

Augusto Re, nome d’arte per Giuliano “Giulio” Romini, nasce il 12 aprile 1966 a Ravenna. Comincia a suonare un po’ per diletto, un po’ per passione: tuttavia, a differenza dei suoi “compagni”, non si accontenta di rimanere ad un livello “hobbistico”, anzi prosegue con la sua inarrestabile ricerca artistica. Autori come Lucio Battisti, Chico Buarque, John Lennon, Enzo Jannacci e Francesco De Gregori influenzano il suo lavoro e, nel 1998, viene pubblicato il suo primo album con la New LM Records, Il Capitano ed il Furiere, seguito, nel 2000, da L’incontro.Entrambi i dischi ricevono un buon apprezzamento da parte del pubblico, delle radio e della critica, ma ben presto il poliedrico Giulio sente il bisogno di creare un volto musicale più ricco di sfaccettature: nasce, così, Barocco, alter-ego dell’avvocato Romini. Nel 2003 compone uno dei suoi brani più significativi della sua carriera: L’infinito rivolto, una trasposizione in musica degli intramontabili versi del Poeta Giacomo Leopardi, cui segue Tutte le ragazze (2007), contenuto nell’album del 2008, Continuo ad avere dei dubbi. Termina qui la fase della sperimentazione musicale di Barocco.

Il personaggio “Barocco” non soddisfa pienamente Giulio, ed infatti, nel 2016, dopo un periodo di pausa durato circa un anno, il cantautore emiliano decide di reinventarsi, partendo dal suo stesso nome d’arte, che diventa appunto Augusto Re. Vi sono tanti motivi che hanno portato a questo cambiamento: innanzitutto emerge il desiderio di “rimettere a nuovo” la sua produzione, arrangiando in maniera nuova ed originale i brani più classici. In secondo luogo, Giulio si ispira all’Imperatore dell’Antica Roma Gaio Giulio Ottaviano il quale, verso il termine del suo percorso politico, prese il nome di Augusto: vi sono tante affinità tra il cantante e l’imperatore, tra cui la voglia di protagonismo e la tendenza al camaleontismo. Augusto Re, forte della sua nuova maturità artistica e personale, pubblica, nel 2016, l’album Teste da Canestro, che contiene ben 11 canzoni senza tempo, che costituiscono una sorta di “ponte” tra passato e futuro: non a caso, il brano “principe”, da cui il disco prende il titolo, è stato composto proprio nel 1989, ben 27 anni prima della nuova edizione.

Nel 2018 pubblica l’album La decisioneche rappresenta un nuovo inizio per Augusto Re. È evidente fin dalle prime note, quelle dell’intro della canzone La decisione, in cui canta esplicitamente “ho preso la decisione, la decisione è irrevocabile…”. L’artista non è più in bilico nella scelta, è un fiume in piena, ha ritrovato nella musica il suo percorso, la via per esprimere in maniera poetica, giocosa e malinconica le sensazioni che vive. La decisione è anche un disco che, nella direzione scelta e nei temi trattati, mantiene una forte continuità con la sua storia rappresentata dalle melodie e dalla scrittura, che questa volta si uniscono a suoni più maturi e personali.  L’album si mantiene fedele all’animo poetico del leader che, dal punto di vista musicale, ritocca in chiave maggiormente pop-rock il proprio sound, ma continua a farsi portatore di una grande consapevolezza sociale. Un suono “urban”, contemporaneo, ma che deve anche molto alle origini di Augusto Re, fin da quando firmava i primi album col nome di Giulio Romini.