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ANDREA RICCIUTI

Andrea Ricciutiinizia la sua carriera musicale molto giovane nei Res Gesta, un gruppo formato assieme ad amici della scuola Music Academy, dove si diletta a cantare accompagnato da una chitarra comprata due giorni dopo aver assistito ad un concerto di Gianluca Grignani. Agli esordi in questa cover band, Andrea può sperimentare sia la musica e sia il canto, alternandosi al microfono con altri membri del gruppo. L’esperienza però termina ancor prima dei primi ingaggi ufficiali. Agli albori degli anni 2000 Andrea prosegue la sua esperienza musicale formando i Mostrofonico, un’altra cover band - questa volta più strutturata e con influenze indie rock - con la quale può cominciare ad affrontare i primi palchi e i primi concerti anche fuori dalle mura amiche cittadine. 

Dopo un anno di alti e bassi Andrea si sente pronto per affrontare un nuovo percorso musicale, questa volta dando vita ad un progetto tutto nuovo e molto più affine al suo modo di concepire la musica. Nell’inverno del 2003 nascono ufficialmente gli Oltremodo, la band con la quale Andrea passerà più tempo in assoluto e con cui - nel ruolo delicato di cantante - darà alla luce i suoi primi lavori da autore ed esecutore. La band si propone di affrontare un repertorio originale che sperimenta diverse sonorità all’interno del genere rock italiano. I testi fluiscono con facilità e gli arrangiamenti soddisfano spesso le aspettative dei membri della band, creando una sinergia potente che sfocerà nella produzione nel 2008 del loro primo album: Paesaggi di un'anima.

La bella esperienza con gli Oltremodogiunge però al termine l’anno successivo e ognuno dei membri prende strade artistiche diverse. Andrea, sceglie di continuare la sua attività di cantante affiancandovi quella di chitarrista e crea, nel 2011, il gruppo DeaSchivacon il quale sperimenta la produzione di altri brani e altri generi musicali dalle sonorità più dure ed emotive. 

Tre anni dopo anche i DeaSchivaterminano il loro lavoro e Andrea resta orfano di una vera e propria band. Dopo un paio di esperienze non soddisfacenti decide di procedere da solo alla produzione di altri testi e altra musica destinata a diventare un album solista dal titolo Fatemi Posto, nel 2018. Grazie alla collaborazione con Giuseppe Tranquillino Minerva, che si diverte a sperimentare suoni disarmonici e ritmi sincopati, Andrea gioca con testi profondi e taglienti facendo di quest'album il suo lavoro più rappresentativo e maturo.